Il guscio nichilista ha covato molto bene queste perle grigio scuro dei Drunken C. “Dreamville”:  il loro gatto corvino nasce nel 2010. “Soul Empty”: questo è quasi un  manifesto. L’habitat di questa creatura è evidentemente post punk,  nutrito dai grandi maestri come i Joy Division. Li percepiamo nei giri  di basso dal timbro sporcato di “DreamvEvil”. La melodia vocale è  semplice, quasi per tutto il tempo uniforme. Le parole vengono  smozzicate, ‘mangiate’, rese volutamente poco comprensibili. In  “Disrespectful Summons” possiamo vederci un’occhieggiata alla  ruvidezza  sonora di Pj Harvey, così come anche la sensualità ovattata della voce.  Possiamo infine ritrovare uno spunto dei Suicide in “The Sweet Devil  Hand”. Questi richiami non sono ombre però sul lavoro della girl band ma  semmai linfe dalle quali il progetto musicale ha tratto ossa e  nervature.
Source : http://www.alonemusic.it/section.php?article=2149§ion=recensioni
 
 
Aucun commentaire:
Enregistrer un commentaire